Tempo addietro, un alto prelato stava accompagnando una persona disabile in carrozzina. Nella sua mente mille domande, anche perché la persona in difficoltà era un sacerdote. Nel camminare si accorse però che a essere in difficoltà era soprattutto lui, in quanto il sacerdote in carrozzina manifestava una tale gioia nei modi e un'affabilità nel parlare che lo lasciava sempre più perplesso.
A un certo punto, vinta la timidezza e desideroso di attingere alla fonte di quello strano e per lui incomprensibile comportamento, l'alto prelato domandò quale fosse la motivazione che rendeva così allegro e solare il compagno di viaggio, nonostante le sue condizioni fisiche affatto felici.
La risposta non si fece attendere:
«Un giorno ho avuto la fortuna di parlare con Natuzza. Lei mi disse solo queste parole: "Offri e soffri. Soffri e offri". Da quel momento la mia vita ha assunto un altro significato e sono pienamente grato a Dio per questo e al ruolo che mi ha chiamato a svolgere».